L’acronimo ADR proviene dalla lingua francese e sta per “Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route”, tradotto nella nostra lingua, vuol dire “Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose”.
È un testo composto da un insieme di norme tecniche, scritte a livello internazionale, pensate per prevenire il rischio durante il carico, lo scarico e il trasporto di merci e sostanze pericolose.
Per merci e sostanze pericolose si intendono quelle che, per loro natura, possono creare danni all’ambiente e alla salute delle persone.
La normativa ADR
La normativa adr trasporto merci pericolose è in vigore dal 1965 e comprende 45 paesi, si tratta di un accordo in cui vengono indicati tutti gli adempimenti obbligatori e le indicazioni per il trasporto in sicurezza delle merci pericolose.
Nel documento sono elencate anche le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito, sia quelle per cui, invece, è autorizzato. Il testo dell’ADR è composto da 17 articoli e viene aggiornato ogni due anni, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle nuove esigenze nel settore del trasporto.
L’accordo ADR è basato sulle Raccomandazioni ONU, realizzate da un comitato di esperti e approvate dal consiglio economico sociale dell’ONU.
La versione più recente dell’ADR è del 2019, realizzata dal gruppo di lavoro WP.15 del Comitato dei trasporti interni dell’ECE/ONU.
La classificazione ADR delle merci pericolose
La classificazione ADR suddivide le merci in classi di pericolo e ogni singolo materiale ha un codice di identificazione specifico ( numero ONU) che serve a individuarlo con facilità e comprendere subito tutti i rischi collegati allo stesso.
Le classi di pericolo ADR sono 13:
- classe 1, materie e oggetti esplosivi;
- classe 2, gas;
- classe 3, liquidi infiammabili;
- classe 4.1, solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati;
- classe 4.2, materie soggette ad accensione spontanea;
- classe 4.3, materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili;
- classe 5.1, materie comburenti;
- classe 5.2, perossidi organici;
- classe 6.1, materie tossiche;
- classe 6.2, materie infettanti;
- classe 7, materiali radioattivi;
- classe 8, materie corrosive;
- classe 9, prodotti diversi.
La normativa per merce pericolosa ADR indica che in presenza di merci pericolose e in base alla naturadel pericolo connesso, queste devono essere segnalate correttamente tramite etichette specifiche o placche unificate apposte sul veicolo, come l’autocarro e l’autoarticolato, in modo da rendere la loro identificazione immediata.
Inoltre, bisogna esporre fuori dal veicolo dei pannelli rettangolari arancioni per segnalare il pericolo o anche per identificare le specifiche dello stesso.
Soggetti coinvolti nel trasporto delle merci pericolose
Il processo di trasporto in ADR coinvolge vari soggetti che, devono tutti rispettare gli obblighi e le responsabilità indicate all’interno del documento ADR. Anche le responsabilità vengono rinnovate ogni due anni.
I 7 soggetti coinvolti sono:
- speditori;
- trasportatori;
- destinatari;
- caricatori;
- imballatori;
- riempitori;
Nell’accordo ADR (1.8.3.1) si legge che: “ogni impresa, la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività”.
Il consulente ADR è una figura nata con la direttiva CE 96/35, recepita in Italia con il D.Lgs 40/2000, poi sostituito dal 35/2010, che deve conoscere perfettamente le direttive ADR e tutti i rischi legati al trasporto e alle operazioni di carico e scarico di merci pericolose.
Tutti i soggetti coinvolti nella gestione e nel trasporto delle merci ADR devono seguire un corso di formazione obbligatorio basato sulle responsabilità della propria funzione.
Ma non basta, oltre al corso di formazione, bisogna partecipare a corsi di aggiornamento periodici per apprendere cambiamenti e novità all’interno del settore.