I trasporti a temperatura controllata sono importantissimi nel settore della logistica, in Italia ci sono delle leggi che indicano i requisiti specifici che devono avere i veicoli adibiti a questa particolare tipologia di trasporto.
Il trasporto a temperatura controllata prevede il mantenimento di una temperatura costante all’interno del veicolo rispetto quella che si trova all’esterno.
Che sia calda o fredda, quindi, la temperatura non deve subire alcuna variazione. Questo tipo di trasporto è indicato per le merci che hanno bisogno di mantenere una determinata temperatura come nel trasporto gli alimenti.
Come funziona il sistema a temperatura controllata
Il principio che sta dietro al funzionamento dei trasporti a temperatura controllata è basato sul termostato. Un apparecchio che controlla la temperatura e che, in base alle esigenze, avvia cicli di raffreddamento o riscaldamento per riportare la temperatura al valore desiderato, attraverso dei macchinari integrati nel veicolo.
Prima di mettersi su strada è necessario impostare la temperatura desiderata sul termostato, successivamente, si attiverà in automatico il sistema per portare al raggiungimento della temperatura desiderata e poi mantenerla costante per tutto il tragitto.
Il trasporto a temperatura controllata viene utilizzato soprattutto nel settore dell’industria alimentare, in quanto, alimenti come i surgelati o i congelati, devono mantenere temperature specifiche e costanti, cosa possibile solo usando trasporti refrigerati o riscaldati, a seconda dei casi.
Un altro settore in cui la temperatura controllata nel trasporto riveste un ruolo fondamentale è quello dei prodotti farmaceutici, il cui mantenimento di una temperatura costante e la sua conservazione possono compromettere il corretto funzionamento del prodotto.
Esiste una circolare del Ministero della Salute che regolamenta il trasporto di farmaci e impone alcuni obblighi per la conservazione della temperatura nel trasporto, e per fornire prova tramite l’utilizzo di sistemi di misurazione.
Le leggi per il trasporto a temperatura controllata
Ci sono diverse leggi che normano questa particolare tipologia di trasporto, come l’accordo internazionale definito ATP (Accord Transport Perisseable), ratificato da Francia, Jugoslavia, Germania, Spagna e Svizzera nel 1976. L’accordo regola il trasporto di merci deperibili tramite veicoli riscaldati o refrigerati.
Nel 2003, una direttiva dell’UE, ha anche stabilito sanzioni per chi non effettua il controllo della temperatura secondo le regole stabilite dall’HACCP.
Prime indicazioni per il trasporto a temperatura controllata
L’imballo a temperatura controllata varia in base alla tipologia di merce trasportata. In linea generale, gli imballi devono essere resistenti a movimentazioni, impilamento e condizioni di umidità.
Se si tratta di prodotti congelati, questi devono essere inseriti in contenitori privi di fessure. Il trasportatore deve verificare che siano presenti gli imballi giusti e progettati appositamente per quel determinato tipo di carico.
Alimenti e farmaci, in genere vengono trasportati in mezzi dedicati per evitare che posso verificarsi contaminazione esterna o con altra merce.
Molto importante è anche il momento del carico, lo spedizioniere deve preparare adeguatamente il veicolo prima di posizionare la merce. Il termostato può raggiungere la temperatura giusta per conservare i prodotti, anche in 90 minuti. È quindi necessario preparare tutto in anticipo.
Mezzi per il trasporto a temperatura controllata
Lo spedizioniere deve avere dei mezzi in grado di rispondere a requisiti specifici. Il trasporto potrà essere eseguito su veicoli isotermici, refrigerati o caloriferi, in base alla temperatura da mantenere. Inoltre, dovranno possedere sigle adesive che indicano il tipo di classificazione ATP e la loro scadenza.
È bene sapere che i sistemi refrigeranti o riscaldanti possono essere anche installati successivamente all’interno di un veicolo, cambiandone classificazione e sigla adesiva.
Il personale che può trasportare la merce con temperatura controllata deve essere qualificato e appositamente formato. Deve seguire periodicamente corsi di aggiornamento sulla normativa e conoscere tutte le procedure di sicurezza.