Perchè c’è carenza di camionisti negli ultimi anni?

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Negli ultimi anni, sia in Italia che a livello internazionale, sembra esserci una carenza di conducenti di camion professionisti qualificati perché i conducenti lasciano il settore e cercano lavori che offrano una retribuzione, vantaggi e condizioni di lavoro migliori. Perché c’è dunque carenza di camionisti negli ultimi tempi? Semplicemente non sono contenti o soddisfatti dello stile di vita alla guida di un camion m anon solo. Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

Mancano autisti camion: perché?

Ci sono molte persone con la formazione e le competenze necessarie per ricoprire queste posizioni di lavoro alla guida di un camion. Il primo dato, che salta subito all’occhio, è che la maggior parte degli autotrasportatori abbi abbandonato perché vi è una bassa retribuzione e delle condizioni di lavoro meno che desiderabili. Pare che molti stiano lasciando il settore ancora oggi alla ricerca di una carriera migliore.

Un altro motivo per il quale vi è carenza di camionisti oggi è che spesso partono entusiasti del loro lavoro ma poi una volta che iniziano a guidare, scoprono che alcuni individui parte dell’industria degli autotrasporti hanno alle spalle storie di trattamento ingiusto per i conducenti e pagano loro bassi salari senza valutar le ore extra e quelle di riposo obbligatorie.

Le statistiche mostrano che c’è una carenza di conducenti di camion già a partire dal 2019 pre-pandemia.

Perché c’è una carenza di camionisti? Ecco i motivi principali

La carenza di camionisti non è solo dovuta alla mancanza di individui interessati a diventare conducenti.

Ci sono molti potenziali conducenti interessati a diventare camionisti di carriera, ma una volta che scoprono: la paga bassa, la mancanza di rispetto, le condizioni di lavoro spesso precarie, il lavoro extra non retribuito

decidono dunque di abbandonare l’idea. In Europa, a differenza di Canada e USA lo stipendio di un autista di camion è più basso, inoltre, di ben il 30%.

Stipendio autista camion: una delle cause della carenza

Secondo una ricerca di Italent lo stipendio medio per camionista in Italia è € 27 600 all’anno o € 14.15 all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 19 478 all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 30 000 all’anno. Ovviamente questi sono solo degli indicatori di media che variano da azienda di autotrasporti ad un’altra e anche in base alle ore e alle tratte percorse.

 

Tuttavia, quando si sentono sottovalutati e sottopagati, i conducenti di camion attualmente nel settore lasciano il lavoro per cercare qualcosa che offra una retribuzione, vantaggi e condizioni di lavoro migliori. C’è stato un tempo in cui i camionisti guadagnavano decentemente per il loro duro lavoro. Questo non è più così diffuso pare.

Inoltre il costo della vita è notevolmente aumentato, così come la benzina e i tagli delle ditte si sono ripercossi sui guidatori. I salari non hanno tenuto il passo con il costo della vita.

In effetti i salari sono così bassi, in alcune società di autotrasporti, che semplicemente non vale più i sacrifici che gli autisti fanno per il lavoro.

Ora, insieme a tariffe di spedizione basse per il trasporto merci, non rimane molto per compensare sufficientemente l’autista, anche da qui dipendono i bassi salari.

 

Carenza di camionisti: un futuro incerto?

 

Secondo le statistiche la maggior parte dei conducenti non viene pagata per tutto il tempo che ha lavorato.

Alcune aziende pagano solo il chilometraggio dei conducenti invece del tempo totale, il riposo delle energie che investono nella guida.

Noi siamo fermamente convinti si tratti di un lavoro di grande responsabilità che senza riposo adeguato non può essere concepito in sicurezza.

Alcuni autisti non ottengono retribuzione per il tempo che trascorrono bloccati in ingorghi, zone di costruzione, maltempo o qualsiasi altro ritardo che incontrano quando sono sulla strada.

La retribuzione in base al chilometraggio solleva anche problemi di sicurezza. I conducenti potrebbero “spingere troppo” e rimanere sulla strada anche quando sanno di aver bisogno di riposare. Nonostante l’industria degli autotrasporti sia fortemente regolamentata, spesso c’è chi non segue le indicazioni del Codice della Strada e non si riposano a sufficienza.

Oggi è obbligatorio tenere un registro dello stato di servizio loro ore di servizio che dimostri di seguire queste regole.

Molti camionisti decidono di abbandonare il lavoro perché le multe ingiuste sono addebitate ai conducenti anziché all’azienda che se ne prende carico riducendo ulteriormente la loro retribuzione complessiva.

 

Il lavoro di un camionista è rischioso e pericoloso perché oltre a trascorrere lunghe ore sulla strada, guidare un camion è molto più difficile rispetto ai veicoli più piccoli e non tutti vogliono più assumersi questo rischio mal retribuito.  I conducenti devono essere sempre vigili e sapere come gestire il loro camion in caso di maltempo, traffico, notturni e mantenere gli orari invariati e rapidi.

 

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