La professione del camionista è uno dei mestieri più ambiti in quanto non conosce crisi e permette di viaggiare in giro per il nostro Paese.
Infatti, in Italia, il trasporto su gomma è prevalente , nonostante il potenziamento di quello ferroviario, ma come diventare un camionista? Non basta saper guidare un camion, bisogna avere una formazione e dei requisiti specifici.
Sono in tanti a sognare di guidare un camion, nei paragrafi successivi vedremo tutto ciò che una persona deve fare per iniziare questa mestiere.
Le mansioni principali del camionista
Il camionista è colui che guida un mezzo pesante che può essere un autocarro o un altro mezzo di trasporto che rientra tra i mezzi pesanti come l’autotreno, il camion cisterna e l’autoarticolato.
Essere camionista vuol dire guidare un camion per spostare delle merci per conto di aziende di autotrasporti, spedizionieri, corrieri o altre ditte specializzate nei trasporti ordinari e straordinari nazionali e internazionali.
Tra le mansioni principali del camionista abbiamo:
- Controllo di tutte le operazioni di carico delle merci sul camion
- Verifica dello stato del carico e compilazione della documentazione necessaria (ddt)
- Pianificazione delle operazioni di trasporto
- Controllo e monitoraggio delle condizioni del camion prima di partire
- Trasporto delle merci fino a destinazione
- Monitoraggio dei livelli del carburante e controllo dell’olio, dello stato dei filtri e dei pneumatici
- Operazione di scarico e consegna della merce
Quante ore guida un camionista?
La tipica giornata di lavoro di un camionista non è passare la maggior parte del tempo alla guida. Ci sono delle pause obbligatorie che il lavoratore deve rispettare. Le norme di legge sono molto stringenti e devono essere seguite alla lettera se non si vuole incorrere in sanzioni.
Le pause sono importanti e fondamentali, in quanto il camionista ha un’enorme responsabilità per ciò che riguarda la sicurezza stradale, stando tante ore al volante, deve sempre guidare nelle migliori condizioni psicofisiche per non essere un pericolo sulle strade.
La successione delle pause obbligatorie è registrata automaticamente dl cronotachigrafo, uno strumento obbligatorio sui mezzi pesanti che, funziona come un timer, segnalando le ore di marcia e quelle di sosta.
Gli autisti professionisti non devono mai superare le 9 ore di guida giornaliera, per cui, il limite settimanale è di 56 ore. Il limite guida per due settimana è di 90 ore complessive. Il conducente deve fermarsi obbligatoriamente per 45 minuti ogni 4 ore mezza di tragitto, tranne quando si sta per iniziare un turno di riposo.
Riposo settimanale del camionista
È importante anche avere dei giorni di riposo settimanali ben precisi, al fine di mantenere le condizioni psico-fisiche in maniera ottimale.
Anche in questo caso ci sono delle regole ben precise: il riposo settimanale è di minimo 45 ore e almeno 24 ore consecutive. Sono consentiti massimo 6 giorni di guida consecutivi e poi deve scattare il riposo.
È prevista anche una forma di riposo ridotto a 24 ore settimanali ma le ore che mancano, dovranno poi essere recuperate entro le tre settimane successive. Il riposo va goduto fuori dal camion, salvo nei casi di trasferte molto lunghe.
Come diventare camionista e quanto guadagna
Per diventare camionista serve la patente per guidare camion, non basta più la vecchia patente C, bisogna affiancarla alla CQC. Infatti, la patente C è necessaria per guidare i camion ma non per diventare camionisti, in quanto da la possibilità di trasportare merce per conto proprio, ma se lo si fa per conto terzi, è necessaria la CQC, la carta di qualificazione che da l’abilitazione al trasporto professionale.
La patente C ha una validità di 5 anni e può essere ottenuta fino compimento del 65esimo anno di età, dopodiché va rinnovata ogni due anni.
La CQC viene rilasciata dopo un corso formativo e il superamento del relativo esame, che serve a dimostrare di avere le competenze tecniche e legislative necessarie.
Tra gli argomenti trattati ci sono il codice stradale, le norme di sicurezza, le formalità burocratiche, il funzionamento di motori a combustione, sistemi di alimentazione, impianto elettrico, trasmissione, dispositivi di limitazione della velocità, manutenzione del camion, ect…
La Carta di qualificazione ha una validità di 5 anni a partire dalla data di superamento dell’esame. Per ogni rinnovo è obbligatorio frequentare il corso di formazione presso una scuola guida o un ente autorizzato.
Ricordiamo anche che per il trasporto di merci pericolose è necessario il patentino ADR, per ottenerlo bisogna iscriversi tramite l’ufficio della Motorizzazione civile di competenza, seguire un corso e accedere all’esame. Ha una validità di 5 anni e il rinnovo viene ottenuto tramite un corso obbligatorio e un esame scritto.
Quanto guadagna un camionista
Quanto guadagna un camionista? È una domanda che si pongono in molti, soprattutto chi vuole avvicinarsi a questa professione. Le indicazioni sullo stipendio possono essere consultate sul CCNL per i lavoratori della “Logistica, Trasporto e Spedizione”.
Quindi, in base al livello la retribuzione può variare da 1.144,68 € a un massimo di 2.298.31 €, inoltre, grazie all’anzianità di servizio, il lavoratore ha diritto a cinque aumenti biennali.
Un camionista che svolge la professione da meno di tre anni può guadagnare uno stipendio medio fino a 1.450€ netti al mese; uno con esperienza dai 4 ai 9 anni, può arrivare a 1780€ netti al mese, mentre un camionista molto esperto con più di 10 anni di lavoro su strada, può guadagnare mediamente 2.250€ netti al mese. Chi lavora all’estero può anche arrivare a guadagnare 3.000€ netti al mese.